Su di un piccolo monte, a circa 40 Km da Foggia, sorge San Giovanni Rotondo piccolo centro agricolo probabilmente abitato sin dall'età preistorica.
L'attuale paese di San Giovanni Rotondo fu fondato nel secolo XI dagli abitanti di Castel Pirgiano in un luogo ricco di acque sorgive e sulla strada battuta dai pellegrini diretti alla grotta dell'Arcangelo. San Giovanni Rotondo casale di proprietà dei benedettini, fu ceduto nel 1220 a Federico II che lo cinse di mura.Da oltre 50 anni San Giovanni Rotondo è meta di pellegrini da tutto il mondo per la presenza del Convento in cuiPadre Pio da Pietralcina visse e ricevette le sacre stimmate. Il frate cappuccino Francesco Forgione salì per la prima volta al convento di San Giovanni Rotondo nel Luglio del 1916. Il paesino era isolato dal resto del mondo, il luogo giusto per la meditazione e la preghiera. Due anni dopo, il 20 Settembre del 1918, davanti a un grande crocifisso, nel coro della piccola Chiesa del convento di San Giovanni Rotondo, padre Pio ricevette le stimmate: mani, piedi e costato. Per più di cinquant'anni portò sul suo corpo quei segni che qualcuno riteneva mistificazione, molti altri anno visto come specialissimo segno della presenza di Dio in quel frate.
Nel 1940 espresse il desiderio di costruire un grande ospedale vicino al convento e qualche anno più tardi dette inizio al movimento dei gruppi di preghiera: le due iniziative nacquero, crebbero e prosperano con la sua benedizione. La Casa sollievo della Sofferenza fu inaugurata il 5 Maggio 1956, i gruppi di preghiera ricevettero una indiretta approvazione da parte delle autorità ecclesiastiche il 31 Luglio 1968.Il suo nome è conosciuto in tutto il mondo, Di lui si raccontano innumerevoli fatti straordinari.Fra le molte testimonianze che le commissioni ecclesiastiche ne hanno esaminato una di rilievo, quella dell' allora Vescovo di Cracovia, Karol Wojtyla: in una prima lettera raccomandava a padre Pio una donna gravemente ammalata; qualche mese dopo, gli scriveva per comunicargli l'avvenuta, incredibile guarigione ottenuta grazie all' intercessione del cappuccino di San Giovanni Rotondo. Nel corso di una sua visita in Puglia, Papa Giovanni Paolo II si è recato in preghiera sulla tomba di padre Pio, sostandovi a lungo, in profonda meditazione. Una voce insistente aggiunge che, quando era seminarista, il giovane Karol incontrò padre Pio che gli predisse due eventi: la sua ascesa al pontificato e l'attentato che ne avrebbe insanguinato il bianco abito. Centinaia di volumi pubblicati in tutte le lingue del mondo ricordano i passati dell' umile frate di Pietralcina: i suoi motti, le sue lettere ai figli spirituali, le meditazioni, il ricordo dei suoi miracoli.Persino durante la seconda guerra mondiale, piloti inglesi, americani e polacchi (fra i quali anche protestanti o ebrei), hanno dichiarato che, mentre sorvolavano il Gargano in diverse missioni, avevano visto un frate con le mani insanguinate che li invitava a non bombardare la montagna sacra. Qualcuno, a guerra finita, andò a San Giovanni Rotondo e riconobbe in padre Pio quel misterioso frate. Si ricorda che, per la costruzione dell'ospedale, padre Pio raccomandava severo: "Niente debiti, nemmeno una lira. Se non ci sono i soldi, i lavori si fermano." E fu così che i lavori non si sono mai fermati, grazie alle tantissime offerte arrivate da ogni parte del mondo. Oggi questo grande ospedale, fra i più attrezzati d'Europa, si sono affiancate opere per anziani, handicappati e bambini bisognosi: un fiorire di iniziative che trova alimento nel sempre rinnovato fascino di questo frate semplice, umile e grande al tempo stesso.
L'attuale paese di San Giovanni Rotondo fu fondato nel secolo XI dagli abitanti di Castel Pirgiano in un luogo ricco di acque sorgive e sulla strada battuta dai pellegrini diretti alla grotta dell'Arcangelo. San Giovanni Rotondo casale di proprietà dei benedettini, fu ceduto nel 1220 a Federico II che lo cinse di mura.Da oltre 50 anni San Giovanni Rotondo è meta di pellegrini da tutto il mondo per la presenza del Convento in cuiPadre Pio da Pietralcina visse e ricevette le sacre stimmate. Il frate cappuccino Francesco Forgione salì per la prima volta al convento di San Giovanni Rotondo nel Luglio del 1916. Il paesino era isolato dal resto del mondo, il luogo giusto per la meditazione e la preghiera. Due anni dopo, il 20 Settembre del 1918, davanti a un grande crocifisso, nel coro della piccola Chiesa del convento di San Giovanni Rotondo, padre Pio ricevette le stimmate: mani, piedi e costato. Per più di cinquant'anni portò sul suo corpo quei segni che qualcuno riteneva mistificazione, molti altri anno visto come specialissimo segno della presenza di Dio in quel frate.
Nel 1940 espresse il desiderio di costruire un grande ospedale vicino al convento e qualche anno più tardi dette inizio al movimento dei gruppi di preghiera: le due iniziative nacquero, crebbero e prosperano con la sua benedizione. La Casa sollievo della Sofferenza fu inaugurata il 5 Maggio 1956, i gruppi di preghiera ricevettero una indiretta approvazione da parte delle autorità ecclesiastiche il 31 Luglio 1968.Il suo nome è conosciuto in tutto il mondo, Di lui si raccontano innumerevoli fatti straordinari.Fra le molte testimonianze che le commissioni ecclesiastiche ne hanno esaminato una di rilievo, quella dell' allora Vescovo di Cracovia, Karol Wojtyla: in una prima lettera raccomandava a padre Pio una donna gravemente ammalata; qualche mese dopo, gli scriveva per comunicargli l'avvenuta, incredibile guarigione ottenuta grazie all' intercessione del cappuccino di San Giovanni Rotondo. Nel corso di una sua visita in Puglia, Papa Giovanni Paolo II si è recato in preghiera sulla tomba di padre Pio, sostandovi a lungo, in profonda meditazione. Una voce insistente aggiunge che, quando era seminarista, il giovane Karol incontrò padre Pio che gli predisse due eventi: la sua ascesa al pontificato e l'attentato che ne avrebbe insanguinato il bianco abito. Centinaia di volumi pubblicati in tutte le lingue del mondo ricordano i passati dell' umile frate di Pietralcina: i suoi motti, le sue lettere ai figli spirituali, le meditazioni, il ricordo dei suoi miracoli.Persino durante la seconda guerra mondiale, piloti inglesi, americani e polacchi (fra i quali anche protestanti o ebrei), hanno dichiarato che, mentre sorvolavano il Gargano in diverse missioni, avevano visto un frate con le mani insanguinate che li invitava a non bombardare la montagna sacra. Qualcuno, a guerra finita, andò a San Giovanni Rotondo e riconobbe in padre Pio quel misterioso frate. Si ricorda che, per la costruzione dell'ospedale, padre Pio raccomandava severo: "Niente debiti, nemmeno una lira. Se non ci sono i soldi, i lavori si fermano." E fu così che i lavori non si sono mai fermati, grazie alle tantissime offerte arrivate da ogni parte del mondo. Oggi questo grande ospedale, fra i più attrezzati d'Europa, si sono affiancate opere per anziani, handicappati e bambini bisognosi: un fiorire di iniziative che trova alimento nel sempre rinnovato fascino di questo frate semplice, umile e grande al tempo stesso.
Santuario di Santa Maria delle Grazie
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La “nuova” chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie costituisce un unico corpo con l’antica chiesetta omonima. Fu eretta per andare incontro alle esigenze dei pellegrini che affluivano sempre più numerosi a San Giovanni Rotondo.La chiesa, progettata dell’architetto Giuseppe Gentile di Boiano (CB), fu iniziata il 2 luglio 1956 e fu consacrata dal vescovo di Foggia il 1 luglio 1959.La navata centrale è dominata da un mosaico eseguito della scuola vaticana, raffigurante originariamente solo la Madonna delle Grazie, opera del prof. Bedini, alla quale è stata ora aggiunta la figura di San Pio e di un angelo sulle nuvole.La riproduzione in calce al mosaico degli stemmi dei comuni di Pietrelcina e di San Giovanni Rotondo stanno a rimarcare la comune, immensa gioia delle due popolazioni per la santificazione del Padre.Altri otto mosaici abbelliscono gli altari delle due navate laterali. La chiesa è ricca di marmi pregiati.
Nel piano sottostante c’è la cripta di Padre Pio da Pietrelcina, le cui spoglie restarono a San Giovanni Rotondo per esaudire un suo desiderio. Esse sono state custodite nella cripta per oltre quarant’anni, sotto un blocco monolitico di marmo verde del Labrador a forma di sarcofago, pesante 30 quintali.
A latere, una epigrafe ricorda le parole di Padre Pio scritte a Francesco Morcaldi, sindaco di San Giovanni Rotondo, che possono essere considerate parte del suo testamento spirituale per il popolo “prediletto” della città garganica:
“Io ricorderò sempre cotesto popolo generoso nella mia povera ed assidua preghiera, implorando per esso pace e prosperità e quale segno della mia predilezione, null’altro potendo fare, esprimo il mio desiderio che, ove i miei superiori non si oppongano, le mie ossa siano composte in un tranquillo cantuccio di questa terra” (12 agosto 1923).
Il 19 aprile 2010 la salma di Padre Pio è stata traslata nella cripta del nuovo santuario San Pio da Pietrelcina di Renzo Piano, nella quale fanno da stupenda cornice i bellissimi mosaici realizzati da Padre Marko Rupnik.
Nel piano sottostante c’è la cripta di Padre Pio da Pietrelcina, le cui spoglie restarono a San Giovanni Rotondo per esaudire un suo desiderio. Esse sono state custodite nella cripta per oltre quarant’anni, sotto un blocco monolitico di marmo verde del Labrador a forma di sarcofago, pesante 30 quintali.
A latere, una epigrafe ricorda le parole di Padre Pio scritte a Francesco Morcaldi, sindaco di San Giovanni Rotondo, che possono essere considerate parte del suo testamento spirituale per il popolo “prediletto” della città garganica:
“Io ricorderò sempre cotesto popolo generoso nella mia povera ed assidua preghiera, implorando per esso pace e prosperità e quale segno della mia predilezione, null’altro potendo fare, esprimo il mio desiderio che, ove i miei superiori non si oppongano, le mie ossa siano composte in un tranquillo cantuccio di questa terra” (12 agosto 1923).
Il 19 aprile 2010 la salma di Padre Pio è stata traslata nella cripta del nuovo santuario San Pio da Pietrelcina di Renzo Piano, nella quale fanno da stupenda cornice i bellissimi mosaici realizzati da Padre Marko Rupnik.
Chiesa di Padre Pio di Renzo Piano
La nuova chiesa è stata dedicata a San Pio da Pietrelcina il 1° luglio 2004, dieci anni dopo l'inizio dei lavori.
Il giorno dell'inaugurazione della chiesa "grande" di Santa Maria delle Grazie, avvenuta nel 1959, Padre Pio, prevedendo che avrebbe fatto «più chiasso da morto che da vivo», rimproverò bonariamente i suoi confratelli, dicendo loro: «Che cosa avete fatto: una scatoletta di fiammiferi?».
Il flusso dei pellegrini, che raggiunge cifre di sei o sette milioni all'anno, oggi gli dà ragione. La nuova chiesa del pellegrinaggio commissionata alla Renzo Piano Bulding Workshop, è stata la risposta dei frati alle necessità dei fedeli.La «Fabbrica della Chiesa», iniziata nel 1994, si è conclusa il 1° luglio 2004 con la dedicazione a "San Pio da Pietrelcina" . E' stato necessario scavare 70.000 metri cubi di roccia.L'opera si sviluppa su una superficie complessiva di circa 9.200 mq. con una capacità di 7.000 posti a sedere, sulla base di un coefficiente di sicurezza ampliamente cautelativo. Ma nelle grandi occasioni il grande sagrato permetterà a 30.000 fedeli di poter assistere alle cerimonie religiose.Il progettista Renzo Piano è uno dei più grandi architetti viventi.
Il santuario, unico nel suo genere, ha la forma della conchiglia e darà lustro a San Giovanni Rotondo dal punto di vista artistico. I suoi diciassette arditi e possenti archi, disposti a raggiera, realizzati con blocchi di pietra garganica forte come la fede dell’uomo, costituiscono la struttura portante della struttura secondaria in legno e acciaio che sorregge la volta, e convergono tutti nel punto dov’è l’altare del sacrificio di Cristo che è la pietra angolare che regge il Regno di Dio.
L'altare e la croce, realizzata con la tecnica "a cera persa", sono opere dell'artista Arnaldo Pomodoro.
L'organo a canne è il più grande mai costruito in Italia del tipo meccanico.
In corrispondenza dell’altare, nella parte sottostante, c’è l’unico enorme plinto centrale in cemento armato, su cui poggiano gli archi, frutto di un’unica gittata durata 74 ore, ottenuta con l'avvicendamento continuo, diurno e notturno, delle betoniere. In chiesa si accede passando sotto un grande arco con un’ampia vetrata luminosa, che per gli israeliti simboleggiava la pace tra l’uomo e Dio, come l’arcobaleno apparso dopo il diluvio universale.In tutto sono stati utilizzati 1.320 blocchi di pietra e 27.000 metri cubi di cemento armato. L'arco principale è il più grande arco in pietra mai realizzato nel mondo.
I confratelli di Padre Pio, dunque, hanno eretto a S. Giovanni Rotondo un degno «tempio di fede» in cui Cristo è il centro del mondo e la preghiera è il mezzo per arrivare.
Il giorno dell'inaugurazione della chiesa "grande" di Santa Maria delle Grazie, avvenuta nel 1959, Padre Pio, prevedendo che avrebbe fatto «più chiasso da morto che da vivo», rimproverò bonariamente i suoi confratelli, dicendo loro: «Che cosa avete fatto: una scatoletta di fiammiferi?».
Il flusso dei pellegrini, che raggiunge cifre di sei o sette milioni all'anno, oggi gli dà ragione. La nuova chiesa del pellegrinaggio commissionata alla Renzo Piano Bulding Workshop, è stata la risposta dei frati alle necessità dei fedeli.La «Fabbrica della Chiesa», iniziata nel 1994, si è conclusa il 1° luglio 2004 con la dedicazione a "San Pio da Pietrelcina" . E' stato necessario scavare 70.000 metri cubi di roccia.L'opera si sviluppa su una superficie complessiva di circa 9.200 mq. con una capacità di 7.000 posti a sedere, sulla base di un coefficiente di sicurezza ampliamente cautelativo. Ma nelle grandi occasioni il grande sagrato permetterà a 30.000 fedeli di poter assistere alle cerimonie religiose.Il progettista Renzo Piano è uno dei più grandi architetti viventi.
Il santuario, unico nel suo genere, ha la forma della conchiglia e darà lustro a San Giovanni Rotondo dal punto di vista artistico. I suoi diciassette arditi e possenti archi, disposti a raggiera, realizzati con blocchi di pietra garganica forte come la fede dell’uomo, costituiscono la struttura portante della struttura secondaria in legno e acciaio che sorregge la volta, e convergono tutti nel punto dov’è l’altare del sacrificio di Cristo che è la pietra angolare che regge il Regno di Dio.
L'altare e la croce, realizzata con la tecnica "a cera persa", sono opere dell'artista Arnaldo Pomodoro.
L'organo a canne è il più grande mai costruito in Italia del tipo meccanico.
In corrispondenza dell’altare, nella parte sottostante, c’è l’unico enorme plinto centrale in cemento armato, su cui poggiano gli archi, frutto di un’unica gittata durata 74 ore, ottenuta con l'avvicendamento continuo, diurno e notturno, delle betoniere. In chiesa si accede passando sotto un grande arco con un’ampia vetrata luminosa, che per gli israeliti simboleggiava la pace tra l’uomo e Dio, come l’arcobaleno apparso dopo il diluvio universale.In tutto sono stati utilizzati 1.320 blocchi di pietra e 27.000 metri cubi di cemento armato. L'arco principale è il più grande arco in pietra mai realizzato nel mondo.
I confratelli di Padre Pio, dunque, hanno eretto a S. Giovanni Rotondo un degno «tempio di fede» in cui Cristo è il centro del mondo e la preghiera è il mezzo per arrivare.
San Giovanni Rotondo |
Cripta di Padre Pio
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Foto Admin "Devoti di Padre Pio"
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Sono Di Ognuno. Ognuno Può Dire: "Padre Pio è Mio"
Come arrivare a San Giovanni Rotondo
Viaggio in auto
Provenienza dalle città del Nord:
1) imboccare il punto più vicino dell’autostrada A 14 Bologna-Bari;
2) uscire al casello autostradale di San Severo;
3) raggiungere S. Giovanni Rotondo via S. Marco in Lamis
Provenienza dalle città del Centro e del Sud:
1) imboccare il punto più vicino dell’autostrada A 16 Napoli-Bari ;
2) uscire al casello di Candela e proseguire per Foggia;
3) A Foggia, immettersi sulla superstrada per Manfredonia e prendere lo svincolo per San Giovanni Rotondo.
Provenienza dalle città del Sud:1) imboccare l’autostrada A 16 Taranto-Bari-Pescara;
2) tra Bari e Pescara uscire al casello di Cerignola Est;
3) immettersi sulla strada che porta a Manfredonia e uscire allo svincolo per San Giovanni Rotondo.
Qualunque provenienza:Si possono ottenere informazioni personalizzate sul percorso da seguire e sul costo del carburante cliccando su “Visualizzazione ingrandita della mappa” riportata all’inizio di questa pagina web, e specificando la città di partenza nell’apposito campo -modulo.
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1) imboccare il punto più vicino dell’autostrada A 14 Bologna-Bari;
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3) raggiungere S. Giovanni Rotondo via S. Marco in Lamis
Provenienza dalle città del Centro e del Sud:
1) imboccare il punto più vicino dell’autostrada A 16 Napoli-Bari ;
2) uscire al casello di Candela e proseguire per Foggia;
3) A Foggia, immettersi sulla superstrada per Manfredonia e prendere lo svincolo per San Giovanni Rotondo.
Provenienza dalle città del Sud:1) imboccare l’autostrada A 16 Taranto-Bari-Pescara;
2) tra Bari e Pescara uscire al casello di Cerignola Est;
3) immettersi sulla strada che porta a Manfredonia e uscire allo svincolo per San Giovanni Rotondo.
Qualunque provenienza:Si possono ottenere informazioni personalizzate sul percorso da seguire e sul costo del carburante cliccando su “Visualizzazione ingrandita della mappa” riportata all’inizio di questa pagina web, e specificando la città di partenza nell’apposito campo -modulo.
Viaggio in autobus
San Giovanni Rotondo è raggiungibile direttamente da tutte le località viciniori con gli autobus della società autolinee SITA S.p.a.
Per conoscere i collegamenti e gli orari ufficiali cliccare sul logo della SITA.
inoltre sono attive le linee a lungo raggio del servizio automobilistico delle Ferrovie del Gargano.
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La rete comprende 5 autolinee di interesse nazionale finalizzate al collegamento del promontorio Garganico e della provincia di Foggia con Roma, con le più importanti località dell’Italia centrosettentrionale quali Ancona, Forlì, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Milano, Torino, Padova, Mestre e con i centri abruzzesi di Vasto, Pescara e Chieti.
Cliccando sul logo delle Ferrovie del Gargano e scegliendo “Linee a lungo raggio”, potrai conoscere le città collegate, orari e prezzi correnti.
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Infine è in funzione il servizio di autolinea della società CLP che collega Napoli (Piazza Garibaldi) a San Giovanni Rotondo e viceversa. Per orari e maggiori informazioni consultare direttamente il sito della CLP
Viaggio in treno
1) Scendere nella Stazione di Foggia;
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2) Nel piazzale della Stazione prendere l’autobus per San Giovanni Rotondo della Società autotrasporti SITA (i biglietti possono essere acquistati dal tabaccaio nell’atrio della stazione).
Viaggio in aereo
L’aeroporto più vicino a San Giovanni Rotondo è il “Gino Lisa” di Foggia, distante una quarantina di chilometri dalla città garganica.
Negli anni scorsi hanno funzionato collegamenti aerei con le città di Milano,Palermo, Roma e Torino, ma il servizio subisce talvolta delle interruzioni, per cui non si forniscono qui notizie sulla esistenza attuale di voli.
Chi è interessato può consultare direttamente il sito di “Aeroporti Puglia”, linkato qui a fianco, per verificare se al momento esistono voli diretti a Foggia. In detto sito si potranno consultare anche gli orari dei voli diretti a Bari e altre città della Puglia. A San Giovanni Rotondo c’è anche un eliporto, che periodicamente collega la città con le Isole Tremiti.
Negli anni scorsi hanno funzionato collegamenti aerei con le città di Milano,Palermo, Roma e Torino, ma il servizio subisce talvolta delle interruzioni, per cui non si forniscono qui notizie sulla esistenza attuale di voli.
Chi è interessato può consultare direttamente il sito di “Aeroporti Puglia”, linkato qui a fianco, per verificare se al momento esistono voli diretti a Foggia. In detto sito si potranno consultare anche gli orari dei voli diretti a Bari e altre città della Puglia. A San Giovanni Rotondo c’è anche un eliporto, che periodicamente collega la città con le Isole Tremiti.